Il counseling è molto conosciuto nel resto del mondo ma in Italia si inizia solo adesso ad affacciare timidamente sul panorama delle professioni italiane.
Professionista riconosciuto dalla legge n.4 del 14/03/2013, il counselor svolge la sua attività all'interno di una relazione d'aiuto dove il protagonista è, e rimane dall'inizio alla fine, il cliente. Il professionista con empatia si dedica all'ascolto delle problematiche del cliente senza giudizio: in questo modo sviluppa l'abilità di facilitare il cliente a diventare responsabile e consapevole del proprio sentire. Sostiene la persona in quello che sarà il suo personale cammino di cambiamento orientato al benessere e guidato da una sempre maggiore consapevolezza e fiducia in se stesso. Il counselor tende a sostenere, orientare, e sviluppare le potenzialità del cliente, ad aiutarlo ad attivare la bellezza del proprio sé, promuovendone atteggiamenti attivi, propositivi e fiduciosi verso la vita in generis.
Con il counseling si agisce sul qui ed ora: il tempo si ferma e tutto è presente. L'unico vero momento sul quale possiamo agire.

Questa professione, ancora poco conosciuta in Italia, ha preso molto piede in particolare negli Stati Uniti, dove è presente dai primi anni del '900. E chissà che, come in molti altri ambiti, anche in questo l'Italia possa prendere interessanti spunti dal grande Paese d'oltre oceano.
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